Biblioteca

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  La biblioteca del Pontificio Consiglio della Cultura nasce già nei primi mesi di esistenza del Dicastero, cioè alla fine del 1982. In questi trent’anni, numerosi e diversi sono stati i libri acquistati e soprattutto donati da autori, studiosi vari e, in particolare, dai cardinali presidenti. La biblioteca serve anzitutto al lavoro del Dicastero che, studiando determinati fenomeni legati alla cultura contemporanea – come, ad esempio, l’indifferenza religiosa o l’ateismo –, privilegia e raccoglie quelle pubblicazioni relative a tali campi di interesse. Accanto alle monografie, figurano strumenti di lavoro e di ricerca come le enciclopedie (Treccani – Le Robert – Britannica); i dizionari (teologia, Bibbia, mariologia, arte, cinema, scienza ecc.); gli atlanti e gli annuari, nonché i vocabolari delle principali lingue europee. Una certa varietà linguistica si osserva nelle opere: dall’italiano all’inglese, dal francese allo spagnolo e portoghese, dal tedesco al russo, polacco, ungherese, lituano, arabo e cinese.

          Con la fusione, avvenuta nel 1993, il Pontificio Consiglio della Cultura eredita la biblioteca del Pontificio Consiglio per il Dialogo con i non credenti. Quest’ultima, che costituisce un fondo chiuso, comprende 3942 volumi. Pertanto, alla data 24 febbraio 2014, la biblioteca del Dicastero, inclusi i libri dell’ex Consiglio per i non credenti e i libri dell'ex Commissione per i Beni Culturali, conta 16.146 titoli in catalogo.      

          La biblioteca offre anche un discreto numero di periodici: riviste di cultura, teologia, filosofia, scienza, arte e altri campi di interesse del Consiglio.

          Inoltre, all’interno del Dicastero si va formando una biblioteca minore che raccoglie esclusivamente libri d’arte; come pure, grazie alla donazione del prof. Peter E. Hodgson, fisico nucleare inglese, già consultore di questo Pontificio Consiglio, esiste un fondo di opere scientifiche a disposizione del Dipartimento “Scienza e Fede”.

Norme per l’accesso

          La biblioteca è aperta a tutti: studenti e studiosi privati o provenienti da uffici, scuole ed università, in particolare quelle pontificie di Roma. Per la consultazione, è bene contattare qualche giorno prima il bibliotecario (06 69893804) che mette a disposizione del visitatore l’opera richiesta, che può essere solo consultata sul posto e non presa in prestito.

Contatti: e-mail: cultura@cultura.va