Il Cortile degli Studenti: al MAXXI dibattito tra giovani e big di economia e finanza

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Protagonisti: il cardinale Gianfranco Ravasi, Giovanna Melandri, Giuliano Amato, Vera Negri, Lorenzo Becchetti e Michele Calcaterra insieme a 400 liceali romani. Forte la partecipazione anche sui social

Si è svolto ieri, lunedì 12 maggio, il Cortile degli studenti, un momento di incontro e dibattito tra quattrocento studenti liceali romani ed esperti del mondo dell’economia promosso dalla Fondazione “Cortile dei gentili”, con il sostegno del M.I.U.R.. Il primo appuntamento dell’iniziativa rivolta ai giovani, ospitato dal MAXXI, si è sviluppato intorno a una domanda chiave che ha dato il titolo all’evento: “Quale futuro per la nostra società? Economia e solidarietà”.

Il dibattito ha avuto luogo anche online: l’evento è stato trasmesso e seguito in diretta streaming sul canale ufficiale YouTube e sul sito del Cortile dei Gentili (www.cortiledeigentili.com) oltre che sui canali social ufficiali Twitter e Facebook, dove si è registrata una forte interazione.

Ad aprire l’evento, Giovanna Melandri, Presidente della Fondazione MAXXI, che ha sottolineato come ci sia “un'altra finanza possibile che può creare valore”, e che “l’unica via possibile” da perseguire sia “un'economia basata sulla solidarietà”.

E’ stato poi il cardinale Gianfranco Ravasi, Presidente del Pontificio Consiglio della Cultura, a prendere la parola per ricordare agli studenti che nella visione cristiana, economia e religione sono al tempo stesso distinte ma sono non separabili. Il cardinale ha poi concluso il suo intervento ricordando che “una vera economia è anche dono”. Per questo, “una vera comunità umana non può reggersi solo sul profitto ma anche sulla gratuità”.

Il dibattito si è poi aperto con le domande dei giovani liceali presenti, a cui hanno risposto il prof. Giuliano Amato, Presidente della Fondazione Cortile dei Gentili, la prof.ssa Vera Negri, docente di Storia Economica all’Università Alma Mater di Bologna, il prof.Leonardo Becchetti, docente di Economia all’Università Tor Vergata di Roma e il prof. Michele Calcaterra, professore di Finanza Etica all’Università Bocconi di Milano.

E' possibile e necessario introdurre maggiore regolamentazione nel mondo della finanza? Si può creare un'impresa più sostenibile? Queste alcune delle questioni proposte dai ragazzi. “La finanza può fare molto di più e molto meglio, partendo da più trasparenza e modifica degli incentivi”, ha affermato il prof. Becchetti. Michele Calcaterra ha proposto poi l’utilizzo di un rating basato su parametri non finanziari ma “legati alla sostenibilità e all'Environmental Social Governance".

Giuliano Amato ha ricordato quanto il valore dell’etica debba essere prioritario “nelle scelte che facciamo e nelle regole che la sostengano”. Vera Negri ha voluto fare chiarezza sul bisogno di un nuovo modello di consumo che non ha a che fare con la decrescita “che non può essere felice”, ma che si basi su “più cultura e meno beni materiali”.

Tra i temi di stretta attualità a cui si lega il futuro della società non poteva mancare una delle questioni più controverse in Italia: è ancora conveniente utilizzare la moneta unica o è bene auspicarsi l’uscita dall’euro del nostro paese? L’ex presidente del Consiglio dei Ministri ed ex ministro dell’economia Giuliano Amato ha ricordato che "oggi si può andare solo in avanti. Abbandonare l'euro significherebbe avere una lira svalutata".

Alla fine dell’incontro gli ospiti hanno voluto rivolgere un breve messaggio agli studenti, simbolicamente da racchiudere in un “tweet” di incoraggiamento e speranza nel futuro. Michele Calcaterra si è così rivolto ai giovani: "non accontentatevi, continuate a essere spinti da curiosità intellettuale per chiedere strumenti socialmente responsabili". Vera Negri ha ricordato che in economia “non esiste un pensiero unico ed è quindi bene guardare anche alle altre tradizioni”.

Leonardo Becchetti ha invitato i giovani a partecipare attivamente alla wikieconomia: “la rete ci rende protagonisti, siamo tutti assieme per costruire nuovi contenuti”. Giuliano Amato ha voluto spronare i ragazzi al cambiamento: "il futuro dipende anche da voi, non siete destinatari ma dei fabbri del vostro stesso futuro”.