St Olav St Olav's Translation, 14th C. Nidaros Cathedral

Venerdì 9 Novembre si è tenuta una giornata di Studio che ha esaminato i rapporti tra la Sede di Pietro e la terra di Sant' Olav, organizzata dal Pontificio Consiglio della Cultura, l'Ambasciata reale di Norvegia e l'Istituto Norvegese di Roma. 

AI CONFINI DELLA CRISTIANITA': Esplorando il patrimonio comune tra Norvegia e Santa Sede


Descrizione e cronaca dell'evento

di Mr Richard Rouse, Officiale del Pontificio Consiglio della Cultura

Trondheim Cathedral Nidaros Cathedral

   La Norvegia è un paese cristiano da oltre un millennio. Dall'introduzione della fede cristiana verso la fine del X secolo fino alla Riforma, la Chiesa ha svolto un ruolo decisivo nella vita spirituale, giuridica, intellettuale, culturale e politica della Norvegia. Il re vichingo Olav Haraldsson (995-1030), durante l’invasione dell’Inghilterra, si convertì al cristianesimo e in seguito rivendicò il trono di Norvegia, stabilendo il cristianesimo come religione di stato. Un re che visse e morì combattendo, santificato come sant'Olav, è ancora oggi venerato in tutta l'area nordica e oltre.

Un grande culto crebbe intorno alle sue spoglie mortali, così grande che il cardinale Brekespear, poi papa Adriano IV, decise di stabilire la provincia di Nidaros nel 1252. E così i codici etici e morali della cultura Norvegese si consolidarono e intrecciarono alla tradizione Cristiana. La Norvegia cercò l’orientamento e la guida di Roma, del Papa, e Roma rispose.  

    La giornata di studio svoltasi nell’Istituto Norvegese di Roma si è incentrata sul periodo medievale, il periodo nel quale molti norvegesi si recavano in pellegrinaggio a Gerusalemme, Roma, Santiago di Compostela e altri luoghi di culto. Abbiamo sentito i dettagli di questi viaggi da Ricercatore Sigrun Høgetveit Berg che hanno illustrato in dettaglio i diari, le rotte, le destinazioni, i tempi e le condizioni, le risorse finanziarie, le provenienze e le motivazioni dei pellegrini.

Mons. Pasquale Iacobone, in seguito ha allargato il campo, contestualizzando questi “viaggiatori” norvegesi all'interno del vasto panorama dei percorsi di pellegrinaggio europei verso Roma (“per omnes viae Romam ducunt”) ma anche all’inverso: migliaia di pellegrini, infatti, provenienti da tutta Europa si muovevano anche verso il Nord, facendo tappa alla Cattedrale di Nidaros, il santuario di San Olav, Rex Perpetuo Norvegiae. A tal proposito, il Professor Øystein Ekroll ha tenuto il suo intervento proprio sulla Octagon di Trondheim, appunto la Cattedrale di Nidaros, la quale, nel corso dei secoli divenne di stimolo per lo sviluppo del culto di St Olav. Il dato rilevante è che le influenze architettoniche e decorative della Cattedrale, che provengono soprattutto dalla tradizione artistica di Roma, lasciano tracce in tutta la Norvegia.


Approaches to Europe

        Durante tutta la giornata, è apparso chiaro che per la Norvegia la Chiesa cattolica rappresentava un filo rosso, un legame spirituale, un collegamento con il continente europeo. Questo legame si affievolì nel tempo, soprattutto in seguito alla Riforma Protestante del 1537 con la dichiarazione del re di Danimarca e Norvegia (a quel tempo i due paesi erano alleati e la collaborazione vivace e la rivalità tra i due regni era un tema ricorrente). Eppure, nonostante gli allontanamenti del tempo, la stessa aria culturale veniva e viene respirata ancora oggi; e, nella nostra giornata di studio, il signor Christian Syse, Segretario Generale del Ministero degli Affari Esteri norvegese, è stato in grado di analizzare le motivazioni condivise dietro le preoccupazioni comuni che uniscono la Norvegia e la Santa Sede e ha fissato le speranze per una futura comunione, e l’auspicio per la società norvegese di rimanere ancorata ai valori cristiani. Infatti i valori della Costituzione norvegese e le stesse leggi che regolamentano la via dei cittadini trovano fondamento proprio nei volori cardini del Cristianesimo. Il Segretario, ha parlato di come in contesti bilaterali e multilaterali la Norvegia e la Santa Sede sono state in grado di condividere la loro comune preoccupazione per il crescente divario tra ricchi e poveri, di prendersi cura di chi è in difficoltà, e lavorare insieme per promuovere umano di base valori e per un futuro di rispetto fondamentale per l'uomo. In diverse parti del mondo ci sono esperienze comuni nei processi di pace a sostegno dei diritti umani e della democrazia, dello sviluppo del diritto internazionale e della promozione della giustizia sociale. Vi sono intenti univoci nelle campagne per il disarmo e contro le munizioni a grappolo e mine, per migliorare la situazione delle minoranze cristiane, per la lotta contro i cambiamenti climatici, la riduzione della povertà, il diritto all'istruzione, il fondamentalismo dei gruppi religiosi, l'integrazione delle minoranze e la parità di diritti.


Cardinal Ravasi talks to the Scholars

       La Prof.ssa Alessandra Bartolomei Romaglioli della Pontificia Università Gregoriana ha sapientemente illustrato, in seguito, la vita nelle città e delle città nel tardo medioevo. Il suo intervento si è incentrato soprattutto sul tema della città di Roma nella mistica del Nord, in particolare trattando le vicissitudini di un gruppo di donne nordiche a Roma, tra cui Brigida di Svezia e la figlia Caterina. Ha illustrato le tradizioni mistiche, le visioni, le speranze e le aspettative di queste donne, le loro relazioni con le parti sociali, autorità politiche ed ecclesiastiche.

Il Professore Torstein Jørgensen ha parlato delle richieste penitenziali che arrivavano a Roma, per terra e per mare, e come venivano amministrati sotto il Pontificio Corpus Iuris Canonici, a cominciare dal Gratianum Decretum e dal norvegese Compositio Tunsbergensis  (1277). Ha concluso con l'affascinante storia di tre penitenti gaelici provenienti dalle Ebridi (una parte dell'Arcivescovado di Nidaros), che avevano promesso di combattere i Saraceni in Ceuta. Giunti sulla costa africana ebbero una tregua e così decisero di dirigersi a Roma per chiedere di essere liberati dal loro voto.

Infine, Monsignor Pagano, Prefetto dell'Archivio Segreto Vaticano ha mostrato la collaborazione tra la Norvegia e la Santa Sede nel campo della ricerca e tutela di documenti medievali negli archivi del Vaticano.

    Concludendo, la Norvegia oggi affronta, come tutti i paesi del mondo, la tendenza secolarizzante e deve anch’essa confrontarsi con il multiculturalismo, diventando pluriculturale. Mentre la popolazione rimane in gran parte luterana, il governo ha dovuto compiere sforzi concertati per tenere viva la relazione tra la tradizione religiosa cristiana e gli interessi dei norvegesi di oggi. L'arrivo di migranti provenienti da altre culture è stato un catalizzatore per un riesame di credenze tradizionali, ad esempio, gli eventi sull'isola di Utøya nel luglio 2011 sono stati un momento per riscoprire i valori filosofici e antropologici alla base della cultura norvegese; invece di contestare i valori esistenti etici è sorta una più profonda comprensione di essi e la società norvegese di oggi è caratterizzata da ampio dibattito. Su una presa di posizione di dialogo e vicendevole comprensione ha puntato l’intervento di chiusura del cardinale Ravasi, il quale ha lanciato l’appello per Cortile dei Gentili in Norvegia. Infatti, mentre la religione è spesso vista come una fonte di conflitto, in realtà è più un catalizzatore per creare la pace e l'armonia tra i popoli. La capacità di riconoscere che ci sono aree di disaccordo tra Norvegia e Santa Sede, ad esempio il trattamento di famiglia, significa che il dialogo deve essere incoraggiato, ponendoci domande difficili in modo trasparente e con intelligenza. Il cardinale Ravasi ha, infine, menzionato  il contributo al pensiero e alla cultura europea che hanno dato alcuni norvegesi, in particolare nel XIX secolo, con riferimenti a Edvard Munch, Bjørnstjerne Bjørnson, Sigrid Undset, Henrik Ibsen e Edvard Grieg; e, naturalmente, ha dato parole di ringraziamento agli organizzatori, in particolare l'ambasciatore Rolf Trolle Andersen, Turid Karlsen Seim Professore, dell'Istituto di Norvegia in Roma e Mons. Carlos Azevedo, per il loro contributo alla manifestazione che ha segnato 30 anni di relazioni diplomatiche tra la Santa Sede e il Regno di Norvegia.

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The view from the Norwegian InstituteMr Christian Syse, Msgr. Pasquale Iacobone, Ambassador Rolf Trolle Andersen, Prof. Torstein Jørgensen

Giornata di Studio sul rapporto tra la Sede di Pietro e la terra di Sant' Olav. 

Venerdì 9 Novembre 

Pontificio Consiglio della Cultura - Ambasciata Reale di Norvegia 

Istituto Norvegese

AI CONFINI DELLA CRISTIANITÀ:

ALLA RICERCA DELL’EREDITÀ COMUNE FRA NORVEGIA

E SANTA SEDE

PROGRAMME

Morning Session at the Norwegian Institute, Rome

Moderating: Prof. Turid Karlsen Seim, Director of the Norwegian Institute in Rome

9.30am  Opening Remarks:  His Excellency, Mr Rolf Trolle Andersen, Ambassador of Norway to the Holy See

Assistant Secretary General Mr Christian Syse, Norwegian Ministry of Foreign Affairs

Norway and the Holy See - common heritage, common concerns

10.00am   Ass. Prof. Øystein Ekroll, Cathedral Archaeologist at Nidaros  Cathedral 

St Olav and the Octagon of Trondheim - a Nordic  martyrion?

10.30am  Mons. Pasquale Iacobone, Pontificio Consiglio della Cultura

L’Europa dei pellegrini: omnes viae Romam ducunt

11.00am  Coffee

11.15am   Research Fellow Sigrun Høgetveit Berg, University of  Tromsoe 

A Journey to Rome from the Arctic in the Holy Year 1500

11.45am  Discussion

12.30pm  Morning Session Concludes

 

Seduta pomeridiana presso il Pontificio Consiglio della Cultura

Modera: S. Ecc. Mons. Carlos Azevedo, Delegato, Pontificio Consiglio della Cultura

3.00pm  Prof. ssa Alessandra Bartolomei Romagnoli, Pontificia Universtà Gregoriana 

Roma nella mistica nordica

3.30pm   Prof. Torstein Jørgensen, School of Mission and Theology

Some Aspects of Piety and Penance; The Presence of Rome in the Far North in the Late Middle Age

4.00pm  Pausa Caffè

4.15pm   S. Ecc. Mons. Sergio Pagano, Prefetto dell’Archivio  Segreto Vaticano

Iniziative di studio ed edizione delle fonti  dell’Archivio Segreto Vaticano

riguardanti la Norvegia e i  Paesi Scandinavi nei secoli XIX e XX

4.45pm   Discussione

5.30 pm   Conclusioni: S. Em. Cardinal Gianfranco Ravasi,

Presidente del Pontificio Consiglio della Cultura

Simultaneous translation provided / traduzione simultanea